Lagotto Romagnolo o Lagotto Emiliano: ideale per chi ama la natura!

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Bello e sbarazzino, con riccioli distribuiti su tutto il corpo e sguardo vivace il Lagotto Romagnolo (chiamato a volte per disambiguazione anche Lagotto Emiliano), non è solo un cane da compagnia ma è specialista nel trovare il pregiato tartufo.

Piccolo e dall’aspetto simpatico, il Lagotto Emiliano (come a volte ed erroneamente viene anche chiamato con grande amarezza dei romagnoli purosangue!) può essere un piacevole compagno per tutta la famiglia perché è dolce, affettuoso, sempre allegro e molto equilibrato.

È un cane intelligente e, di conseguenza, la sua educazione è relativamente semplice; è anche molto ricettivo ai comandi e desideroso di fare contento il padrone, con cui instaura un forte legame.

Il Lagotto Emiliano si fa amare da tutti, gioca volentieri con i bambini (se ben attenti al suo benessere), è tendenzialmente socievole con gli estranei e ben disposto verso i suoi simili.

Il suo fitto pelo ricciuto lo protegge efficacemente dal freddo e dalle intemperie, è sufficientemente rustico da poter vivere all’aperto, purché ovviamente disponga di un adeguato riparo, ma si adatta senza problemi a vivere in casa, anzi, tra le mura domestiche non disdegna le comodità e la possibilità di essere a contatto con la famiglia.

Il Lagotto Emiliano è un grande cercatore

Nonostante le sue indubbie qualità di cane da compagnia, il Lagotto Emiliano resta uno specialista da lavoro che vedrebbe snaturata la sua essenza nell’essere considerato esclusivamente come cane da salotto, per questo è fondamentale garantirgli anche una vita attiva, belle passeggiate quotidiane e momenti di libertà.

Il suo olfatto, poi, è così sviluppato che è diventato, ovviamente ben addestrato, un eccellente cane da tartufi.

Il suo carattere allegro e operoso e la sua naturale predisposizione al lavoro, infatti, lo rendono poco sensibile agli stimoli esterni, inoltre è totalmente disinteressato all’emanazione del selvatico ed è sempre pronto a riprendere la cerca a un semplice richiamo del conduttore.

I tanti ricci senza capricci del Lagotto Emiliano

La caratteristica che più colpisce in questa antica razza italiana è il mantello: il pelo del Lagotto Emiliano, a tessitura lanosa, semi-ruvido in superficie, deve presentare un ricciolo incurvato ad anello stretto su tutto il corpo, mentre sulla testa i ricci si presentano più aperti ma non devono mai coprire gli occhi che, infatti, devono essere sempre ben visibili.

Più che di “toelettatura” del Lagotto Romagnolo o Lagotto Emiliano si preferisce parlare di “acconciatura” e dal momento che l’obiettivo è quello di mantenere l’aspetto il più naturale possibile il mantello dovrà avere uno spessore massimo di circa 4 centimetri, così da seguire uniformemente le linee del cane.

Potrà essere più lungo sulla testa ma non dovrà nascondere gli occhi e questa possibilità è assolutamente sconsigliata da noi che sosteniamo la bellezza fiera e rustica, con il pelo uniforme su tutte le parti del corpo perché non è un barboncino e non dobbiamo far nulla per farcelo assomigliare!

Per tutta questa pagina lo abbiamo chiamato lagotto emiliano solo perché è una definizione, errata, con cui viene cercato sui più comuni motori di ricerca e noi dobbiamo fornire risultati ai navigatori, anche a quelli che sbagliano nome alla nostra adorata razza Lagotto Romagnolo! Scusateci se abbiamo dovuto farlo!

 

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