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Imprinting del cucciolo: dalla nascita all’adozione

Cuccioli-Lagotto-Romagnolo

È ormai riconosciuto come le esperienze pregresse compiute dagli animali nei vari periodi del loro sviluppo siano determinanti nell’insorgenza di manifestazioni caratteriali nel soggetto adulto.

I primi e più importanti studi in materia furono compiuti già a partire dagli anni ’40 (Roscoe B. Jackson Institute, Bar Harbor, USA), e dimostrarono come esistano anche nel cane particolari periodi di sviluppo nei quali i cuccioli sono altamente sensibili agli stimoli ambientali e particolarmente esposti a danni permanenti di tipo psicologico (Scott&Martson 1959, Scott 1961­ 1965, Fuller 1967, ecc.)

Lo sviluppo precoce del cane può essere diviso in una serie di 4 periodi naturali:

  • Periodo prenatale ­ periodo neonatale
  • Periodo di transizione
  • Periodo di socializzazione
  • Periodo giovanile

Periodo prenatale

È la fase di sviluppo nel grembo materno. A lungo non considerato importante nella determinazione dei futuri comportamenti a causa dell’incompleto sistema nervoso del feto, grazie a recenti studi si è invece dimostrata la capacità transplacentare della madre di influenzare alcune sequenze comportamentali del feto.

Femmine gravide soggette ad intensi stati di stress tendono a rendere i cuccioli maggiormente reattivi allo stress nella loro vita futura (Thompson 1957, 1962) così come femmine particolarmente emotive tendono a partorire cuccioli predisposti all’emotività.

In questo periodo, specialmente nel caso di cucciolate a maggioranza di un dato sesso, i feti possono anche subire squilibri ormonali: su una cucciolata prevalentemente maschile, le femminucce possono “mascolinizzarsi” ed assumere comportamenti esageratamente reattivi durante la loro vita.

Periodo neonatale (fino a 14 gg)

Dalla nascita fino a circa la 2° settimana, i cuccioli sono sensibili agli stimoli tattili, gustativi e in minima parte odorosi, ma dipendono completamente dalla mamma. Benché il sistema neurosensoriale è ancora incompleto, la capacità di apprendimento associativo tramite le stimolazioni tattili può avere effetti a lungo termine nel comportamento futuro: cuccioli esposti a brevi periodi di manipolazioni dalla nascita fino alla 5° settimana tenderanno ad essere più confidenti, esplorativi e sociali (Fox 1978).

Per contro, essendo le sinapsi (punti di contatto tra due cellule nervose che servono per propagare gli impulsi nervosi) al picco massimo di sviluppo, un eccesso di manipolazioni nel cucciolo durante le prime due settimane di vita può indurre forte stress psicofisico.

Periodo di transizione (14 – 21 gg)

È una breve fase in cui il cucciolo compie passi da gigante, iniziando con l’apertura degli occhi (13 gg circa) e si conclude con l’apertura del canale uditivo (18­20 gg circa). Una maggior attività motoria (strisciare avanti e indietro, camminare piccoli passi eretti, maggior autonomia nella minzione e defecazione, primi scodinzolii) e la conclusione della fase di sviluppo della corteccia cerebrale, permettono in questo periodo l’acquisizione degli ultimi elementi sensori necessari per intraprendere i vari processi di reazione futura.

L’attaccamento alla mamma è alla sua massima espressione: grazie ai sensi ormai sviluppati, il cucciolo ha più elementi per riconoscere la mamma, il suo odore, la consistenza tattile, i suoni che emette…

La mamma diventa un punto di riferimento di importanza vitale e qualsiasi tentativo di allontanare i cuccioli da lei provoca in essi uno stato di agitazione e nervosismo che potrebbe influenzare lo sviluppo comportamentale futuro. L’attaccamento è dunque diventato reciproco: quello della mamma verso i cuccioli è iniziato durante il parto e quello dei cuccioli verso la madre in questo periodo.

L’attaccamento reciproco è una condizione essenziale perché possa instaurarsi nel cucciolo il processo di apprendimento chiamato IMPRINTING, mediante il quale il cucciolo impara a riconoscere la madre o il surrogato di essa e impara a riconoscere la propria specie.

Periodo di socializzazione (4 – 12 settimana)

In questa fase sensibile prendono forma la socializzazione e l’adattamento. La socializzazione è l’interagire con i propri simili e altre specie, oltre all’ambiente. L’adattamento è l’abituarsi a conoscere il mondo circostante inanimato (macchine, caos…).

Il comportamento diventa qualcosa di ben organizzato e strutturato. Quando un cucciolo di questo periodo d’età entra in contatto con un suo consimile o una persona o oggetto in movimento, riceverà una stimolazione sensoriale che può interessare uno o più sensi (vista, udito, tatto, olfatto, gusto) nello stesso momento o in fasi sequenziali.

Da questa stimolazione il cervello elabora un determinato comportamento che si costruisce e si organizza variando nel tempo di durata.

Inizia in questo lasso di tempo:

  • dalla 4° alla 6° settimana: INTERAZIONE TRA SIMILI
  • dalla 4° alla 12° settimana: INTERAZIONE CON ESSERI UMANI
  • dalla 4° alla 16° settimana: INTERAZIONE CON DIVERSE SPECIE ANIMALI
  • dalla 6° alla 18° settimana: INTERAZIONE CON EVENTI E SITUAZIONI

I cuccioli imparano a distinguere i vari stimoli, a selezionarli e dividerli in stimoli piacevoli, spiacevoli o neutri, e a rispondere ad essi in modo adeguato alla situazione. Gli stimoli dunque, attraverso i sensi, sono elaborati dal cervello del cane e tradotti in azioni motorie (comportamenti). Il processo attraverso il quale il cane assume un determinato comportamento in una data situazione e lo ripete ogni qualvolta si ripropone una situazione analoga si chiama “apprendimento”.

L’imprinting dunque si sviluppa a partire dalla 4° settimana di vita. Condizione indispensabile perché l’imprinting possa avvenire è l’attaccamento alla mamma (durante la 3° settimana, periodo di transizione). Se per qualche ragione non c’è attaccamento fra mamma e cuccioli, non può avvenire l’imprinting (Kornad Lorenz).

Tutto ciò che il cane apprende per mezzo dell’imprinting viene assorbito in modo indelebile dal suo cervello e rimane per tutta la vita. L’imprinting può solo svilupparsi durante l’età sensibile: massimo apprendimento significa massima capacità di adattamento a situazioni ambientali diverse.

In questa fase è importante, seppur gradatamente, iniziare a lavorare su ogni singolo cucciolo.

Il periodo migliore e ideale per stabilire una profonda relazione con l’uomo è circa fra la 6° e 8° settimana: i cuccioli andrebbero introdotti al tipo di ambiente in cui dovranno vivere da adulti a partire dall’8° settimana e certamente non dopo la 12° settimana (“Guide Dogs for the Blind”, Pfaffemberg).

Lasciare che la cucciolata sia lasciata crescere insieme fino alla 12° settimana rappresenta un rischio, poiché frena lo sviluppo caratteriale del singolo soggetto, definendo invece solo soggetti “super­bulli” e altri totalmente inibiti.

È bene dunque che, partendo da pochi istanti, ogni cucciolo apprenda in maniera singola, per poter sviluppare una corretta indipendenza sia da un punto di vista emotivo che comportamentale.

È stato infatti dimostrato che cuccioli di 12­14 settimane lasciati alla vita di branco (specialmente negli allevamenti “intensivi” dove i cani sono cresciuti senza attenzioni alle singole esigenze dei soggetti ) tendono ad un’evidente difficoltà di apprendimento ad una vita da soli in nuovi contesti (eccessiva dipendenza dal proprietario, mancanza di autonomia e iniziativa, ansie da separazione, tendenza alla distruzione per stress e noia, nevrilità eccessiva…).

La risposta a questo concreto disagio è nella naturale tendenza alla gerarchizzazione, tipica dell’istinto del cane già in tenera età.

Dopo la 12° settimana, gradualmente, subentra nel cucciolo una tendenza naturale ad un approccio insicuro e diffidente verso persone o stimoli non conosciuti, costituendo un effettivo limite alla capacità di socializzazione.

Noi per ovviare a ciò continuiamo ad esporre i cuccioli a presenza di persone non della famiglia,a rumori non abitualmente presenti nel nostro contesto ed in generale tendiamo ad iniziare a fargli fare le esperienze che faranno parte della sua vita lontano da noi.

Ciò significa che un cucciolo adottato o acquistato dopo la 12° settimana avrà,se non ben seguito da un esperto di comportamenti dei cani,un adattamento più difficoltoso al nuovo stile di vita. Per questa ragione è consigliabile che il cucciolo venga acquistato (adottato) in questo periodo di vita (8°­12° settimana).

Recenti studi (Slabbart & Rasa 1993) evidenziano per contro come la separazione con l’ambiente materno alla 6° settimana o, peggio prima, possa aumentare l’instabilità e il non corretto sviluppo psicofisico dei cuccioli.

Gli ultimi studi tendono a dimostrare comunque che il periodo di socializzazione ed ambientamento non cessa completamente alla 14°­16° settimana ma che, pur necessitando di un importante sviluppo nelle settimane precedenti, richiede un continuo richiamo almeno fino al 6°-­8° mese di vita del cane: in questo modo il futuro adulto sarà pronto ad una piena e corretta gestione degli stimoli sociali e ambientali che caratterizzeranno la sua vita.

Periodo giovanile (16° settimana – sviluppo sessuale)

L’imprinting è ormai terminato, ma il cane continua il proprio sviluppo psico­fisico e tutti gli apprendimenti entrano nel suo bagaglio culturale.

Per contro, l’adattamento ad ambienti non conosciuti precedentemente è sempre più difficile: subentrano ansie e timori, e solo con grande costanza e pazienza si potrà insegnare al cucciolone quanto non appreso in precedenza.

Lo scopo del cucciolone, in questa fase, è capire qual è la propria posizione gerarchica all’interno del nuovo branco, utlilizzando posture di dominanza e/o sottomissione. La definizione del ruolo gerarchico è indispensabile ai fini di un buon sviluppo comportamentale, di un buon equilibrio psichico e di una buona solidità nervosa.

Per tale scopo i proprietari dovranno interagire nella comunicazione con il cane per raggiungere lo stato di superiori nella gerarchia del branco, creando una corretta leadership.

In caso contrario il cane si rifiuterà di obbedire ai proprietari, e non essendo in grado di gestire le attività del branco, potrà vivere in uno stato di stress e di nevrosi che possono condurre, nei casi peggiori, anche a comportamenti aggressivi nei confronti dei proprietari stessi (aggressività da dominanza).

Questa patologia è fortunatamente praticamente sconosciuta nel lagotto ma si consiglia vivamente, per evitare difficoltà future, specie ai neofiti della cinofilia di prendere con se il cucciolo fra i due mesi e mezzo ed il compimento del terzo,per rendere tutto molto più facile e naturale.

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