Il lagotto romagnolo e la “Pet Therapy”.

In questo articolo voglio parlarvi di quello che sarà un altro uso molto diffuso della stupenda razza che alleviamo: la “Pet Therapy”.

È una pratica ritenuta moderna e la sua applicazione più consistente è sicuramente figlia di una presa di coscienza degli ultimi anni sugli influssi benefici della presenza di cani (ma anche di gatti, cavalli, asini e delfini per citare le specie più usate dopo i cani) al fianco di persone con disabilità fisiche e psicologiche. Ma pochi sanno che moltissimo tempo fa erano già stati intuiti questi effetti benefici degli animali nel momento in cui venivano avvicinati a persone con difficoltà. Si hanno notizie che terapie in tutto simili alla moderna “Pet Therapy” fossero in uso presso gli antichi egizi e nell’antica Grecia. In tempi più vicini a noi terapie di supporto con animali a persone in difficoltà furono usate, con esiti positivi, nell’Inghilterra della fine del ‘700 ed in Germania tra fine ‘800 e l’inizio del secolo scorso. Insomma qualche occhio illuminato, sicuramente perché innamorato dei suoi animali, c’aveva visto lungo ed aveva precorso i tempi.

La “moderna” Pet Therapy e i cani

Venendo ai giorni nostri la moderna “Pet Therapy” ha come padre ufficiale lo psichiatra infantile Boris Levinson che nel 1953 coniò anche il termine con cui oggi definiamo tutte le terapie assistite dagli animali: “Pet Therapy”. Fu una scoperta che potremmo definire casuale, se non fosse per il grado di difficoltà di quello che lui intuì! Durante una seduta con un bambino autistico il dott. Levinson intuì che grazie alla presenza del suo docile e gentile cane la voglia d’interagire con lui del suo paziente, durante la terapia psicologica, era aumentata in maniera considerevole! Si sa che gli autistici sono chiusi nella loro torre e non vogliono uscirne per nessun motivo, ma la presenza del cane aveva cambiato le cose! Ora il bimbo aveva più autostima in sé e per attirarne l’attenzione ed interagire con il cane aveva annullato in buona parte i freni inibitori tipici dell’autismo. Fatte le dovute prove con altri pazienti, notato come quando il cane non veniva fatto interagire con loro questi regredivano immediatamente dai loro miglioramenti, erano nate le basi per la moderna “Pet Therapy”!

Oggi è una terapia di sostegno effettuata con animali che certo non vuole e non deve sostituire le terapie farmacologiche e/o psicologico-comportamentali ma si è sempre più certi di come tale affiancamento renda molto più efficaci le terapie tradizionali ed aiuti, cosa fondamentale, a migliorare l’autostima dei pazienti ed a colmare il loro bisogno d’amore. Inoltre la presenza di un animale abbassa tensione e stress meglio di molti farmaci!!!

La Pet Therapy e il Lagotto

I nostri meravigliosi lagotti sono tra i cani più adatti ad assolvere questo compito così importante! Il loro carattere amichevole, privo d’aggressività sia nei confronti dei loro simili, importante perché spesso si lavora con più cani insieme, sia verso le persone li rende davvero perfetti per questa “mission”!!! Aggiungiamo, come caratteristica da non sottovalutare, la loro taglia contenuta che induce anche i malati e/o bambini più piccoli e timidi ad avvicinarsi a loro senza alcun timore. Questa peculiarità abbatte anche la possibilità d’incidenti involontari dovuti magari solo alla vivacità di un cane con una fisicità più importante. Queste attività si svolgono sempre in luoghi molto affollati e quindi è fondamentale l’equilibrio psicologico e la perfetta socializzazione dell’operatore a quattro zampe, qualità non sempre comune in tutti i cani! Viceversa queste caratteristiche richieste rispecchiano in pieno quello che io ho adottato come slogan e marchio di fabbrica per le mie Code Allegre: “lagotti sani, equilibrati, felici e mai timidi! Cani allegri come le famiglie che li accoglieranno!!!”

Perchè un cane di razza

Ora voglio spendere qualche riga per spiegare perché per certi lavori delicati e specifici è molto meglio un cane di razza e non un meticcio. Il vantaggio della razza è che ha il suo vissuto, le sue peculiarità e noi basandoci su di esse possiamo sceglierlo per un impiego mirato che s’adatti alle sue caratteristiche! Se volessimo impiegare un meraviglioso cane “fantasy” non avremmo una serie d’informazioni, sulla sua storia personale e degli ascendenti, che renderebbe il suo impiego nella “Pet Therapy”, o altra attività cinofila, un vero e proprio salto nel vuoto. Altresì partendo da una razza perfetta per caratteristiche di base, come il lagotto, selezionando all’interno di una cucciolata i “gregari”, che sono i soggetti più adatti a questa attività, avremo il cane ideale per aiutare i nostri fratelli più sfortunati!

Nel 1975, lontano anni luce dalla moderna cinofilia, un grande etologo austriaco, Eberhard Trumler (1923-1991), che aveva un occhio molto giusto e lungo scriveva: “Un cane adulto è il risultato dell’azione combinata e reciproca di predisposizioni innate e degli influssi ambientali che su tali doti si sono esercitati. Entrambi, predisposizioni innate e influssi ambientali, rivestono uguale importanza nel decretare il risultato finale. Il più bel pedigree non serve a nulla se un cane ha vissuto la fase evolutiva giovanile sotto cattivi auspici (come il 90% dei lagotti che sono cresciuti dai tartufai/allevatori!) e parimenti, se il cane è naturalmente poco dotato, si può fare ben poco, anche offrendogli le migliori condizioni di vita”

Io a distanza di 42 anni mi trovo completamente d’accordo con questo grande luminare! È per questo che alle Code Allegre oltre ad avere riproduttori selezionati lavoriamo affinché i nostri cani, adulti e naturalmente i cuccioli, abbiano le migliori condizioni di vita che li aiutino nel conservare il loro perfetto equilibrio fisico e mentale grazie al quale saranno cani perfetti per ogni impiego, compresa la “Pet Therapy” e per fare la felicità di qualsiasi famiglia li voglia accogliere come un loro nuovo componente.

Personalità e carattere, solo il meglio

Sono universalmente ritenuti i migliori per la “Pet Therapy” i cani appartenenti alla categoria dei “retriver”, di cui il lagotto fa parte essendo stato il suo primo utilizzo lavorativo, molto tempo prima della ricerca del tartufo, quando fu creata la razza. Questo tipo di cani sono abituati ad interagire con l’uomo pur mantenendo la loro parte d’indipendenza, grazie alla loro personalità, all’interno delle attività svolte insieme. Sono però, allo stesso tempo, altrettanto naturalmente predisposti a riconoscere il ruolo di leader dell’umano da cui sono sempre ansiosi d’imparare cose nuove che possano gratificare, nel loro espletamento, il proprio conduttore. Credo sia evidente, da questa descrizione, perché il lagotto è perfetto per essere impiegato in questa attività!!!

Ad ulteriore, ed ultima, prova dell’attitudine in questo impiego del lagotto posso citare il “Canine Good Citizen Test” (Prova del cane buon cittadino), test introdotto dall’American Kennel Club nel 1989, perfetto per valutare l’equilibrio di un soggetto canino che si voglia impiegare in una terapia assistita dagli animali.

Si compone di queste dieci piccole prove a cui sottoporre il candidato:

  1. Accettare un estraneo amichevolmente;
  2. Sedersi e lasciarsi accarezzare;
  3. Lasciarsi esaminare e curare (es. spazzolare) da parte di un estraneo;
  4. Passeggiata a guinzaglio;
  5. Camminare in mezzo ad un gruppo di persone;
  6. Comandi di base: seduto, terra e resta sul posto;
  7. Richiamo del cane;
  8. Reazione all’incontro con altri animali, in particolare cani;
  9. Reazioni alle distrazioni;
  10. Separazione del cane dal conduttore.

Se il cane riesce in queste dieci prove è senz’altro pronto per iniziare la sua avventura nella “Pet Therapy”!

La maggior parte delle innumerevoli Code Allegre presenti sul territorio nazionale, europeo ed anche mondiale, le supererebbe agevolmente, ne siamo assolutamente certi!!!

Un grande in bocca al lupo (con una lunghissima vita al lupo!) a tutti quelli che vorranno intraprendere un percorso bello, impegnativo e sicuramente ricchissimo di soddisfazioni come l’impiego del loro meraviglioso lagotto dalla Coda Allegra nella “Pet Therapy”.

P.S.

Avviso a tutti quelli che abitualmente mi copiano i contenuti degli articoli per i loro siti scopiazzati.

L’argomento lagotto e pet therapy, tranne brevissimi trafiletti, non era mai stato affrontato nel web e tantomeno su alcun sito d’allevamenti ( pardon pseudo allevamenti) di lagotti romagnoli. Preghiamo i concorrenti che vanno abitualmente a rimorchio del nostro sito d’attendere qualche mese e, se riescono, a scrivere qualcosa di diverso (dubito fortemente!!!) sull’argomento.

Grazie per la collaborazione!!!