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RICERCA SPORTIVA DEL TARTUFO

Grisù delle Code Allegre

RICERCA SPORTIVA DEL TARTUFO

Oggi sono molteplici le attività divertenti che si possono fare con il proprio cane: agility dog, obedience, dog dance e tante tante altre! Non sto qui a elencarle tutte perché ognuno saprà in base ai suoi gusti e alla propensione del suo fedele amico quale scegliere. Voglio però proporvene un’adattissima ai nostri adorati lagotti: la ricerca sportiva del tartufo.

Innanzitutto vi parlo di uno strumento che recentemente è stato introdotto in tutte le gare e che ormai è fondamentale: il “Tartufo Majella”.
Trattasi di un contenitore in silicone a forma di tartufo fornito di un tappo svitabile. Dentro questo finto tartufo s’inserisce tartufo fresco, niente salse o oli aromatizzati, che, grazie ai numerosi fori presenti sulla superficie, sprigiona tutto il suo profumo.
La scelta di utilizzare questo strumento è dettata sia dall’estetica, sembra effettivamente un tartufo nero estivo, ma soprattutto dalla sicurezza, poiché è molto più sicuro dei contenitori che si usano di solito nell’addestramento dei cuccioli.

Illustriamo ora la disciplina vera e propria. È bene precisare che quest’attività è aperta a tutte le razze compresi i simpaticissimi cani “fantasy”, tutti possono partecipare! Ma chi ha una Coda Allegra è avvantaggiato in partenza!
La disciplina è suddivisa in tre categorie in base all’età dei cani partecipanti: Classe Baby (3-8 mesi), Classe Junior (9-16 mesi) e Classe Libera (13 mesi in poi). Naturalmente secondo la classe aumenta il livello di difficoltà della prova.

Lo scopo è di trovare un determinato numero di tartufi majella, che variano secondo la categoria, nel minor tempo possibile.
Per non tediarvi descriverò la classe libera. Per la baby e junior le regole del gioco che vengono modificate sono soltanto il numero di tartufi da rinvenire e la possibilità di seguire il cane all’interno del ring.
Nella classe libera sono fatte in totale 15 buche, 8 delle quali “calde”, cioè con dentro il tartufo majella, e 7 buche “fredde”, cioè vuote, senza il tartufo majella. Questo per essere certi che il cane scovi davvero il tartufo e non scavi dove vede la terra mossa, cosa che fanno molti cani anche completamente disinteressati al tartufo. Il cane dovrà scovare e scavare 5 tartufi majella nel minor tempo possibile, con un tempo massimo di 3 minuti. Il proprietario/conduttore dovrà stare fermo al centro del ring e si muoverà solamente dopo lo scavo del cane che raggiungerà sulla buca. Trovato il primo tartufo il proprietario dovrà rimanere fermo sulla buca appena fatta fino a che il cane ricominci a scavare la successiva e così via di seguito fino alla quinta, con tartufo, che sanzionerà la fine della prova. Viceversa la prova può concludersi anche con lo scadere dei 3 minuti di tempo massimo, in quel caso si conterà il numero di tartufi trovati.
Se il cane dovesse uscire dal ring non è penalizzato, ma chiaramente questo comporterà una perdita di tempo che influirà sul risultato della prova.
Sarà a discrezione del proprietario/conduttore decidere se premiare il cane dopo ogni tartufo majella trovato, oppure solo alla fine della prova.

La disciplina

La cerca del tartufo sportiva è una disciplina che permette a chiunque di cimentarsi nella cerca del tartufo, anche chi non ha a portata di “cane” boschi forniti di tartufo. A tal proposito vi dico che queste prove sono molto più sicure per il vostro cane che andando per boschi rischierebbe d’imbattersi nei bocconi avvelenati spesso usati dai tartufai per eliminare la concorrenza sgradita. I cani cittadini potranno divertirsi a cercare tartufi, anche se majella, in tutta sicurezza mettendosi alla prova in gara divertendosi da matti con il suo/a “papà/mamma umano”.

Ultima raccomandazione: queste gare sono spesso frequentate anche dai veri e propri “tartufai”. Sto parlando proprio di quelli di cui vi ho parlato malissimo in quasi tutte le pagine del mio sito. Quelli che fanno vivere il proprio cane in un box piccolissimo da dove esce rigorosomante solo per andare a tartufi. Quelli che gli danno poco, e male, da mangiare perché convinti che il cane affamato lavora meglio. Quelli che sostengono che trattare un cane da lavoro con amore, coccolarlo, farlo vivere in casa, insomma tutto quello che io PRETENDO per i nostri meravigliosi cuccioli e che utopisticamente vorrei per tutti i cani del mondo, lo rende un inetto che non combinerà mai nulla di buono. Potrei continuare con almeno un’altra decina di assurdità cinofile che, vi assicuro, fanno parte del “Vangelo del Tartufaio” cui il 99% di questa categoria è assolutamente votato in maniera integralista! Insomma io volevo avvisarvi che questi soggetti cercheranno di darvi consigli, anche se non glieli chiederete, che dovete IGNORARE totalmente. Saranno inevitabilmente attratti dalla bellezza della vostra Coda Allegre e Dio solo sa cosa potrebbero proporvi! Per esempio: accoppiamenti con il loro cane o proposte di
addestrare il vostro cane alla vera ricerca del tartufo… Io lo so che esagero con le raccomandazioni, perché una persona che è stata scelta da noi come compagno di una Coda Allegra mai potrà accettare simili assurdità! Però voglio insistere, perché conosco quanto possono essere subdoli questi soggetti, e vi dico che se vi venisse il dubbio che una proposta che vi fanno possa essere fattibile vi prego di parlarne prima con me, come fate del resto per qualsiasi dubbio che vi viene sulla gestione del vostro lagotto, ed io vi svelerò dove sta l’inghippo!

Divertitevi con la vostra Coda Allegra

Facendo il vostro addestramento divertente, e assolutamente perfetto per la vostra Coda Allegra, come vi spiego nella pagina dedicata, si possono raggiungere ottimi risultati senza costringere il vostro compagno di vita a stress indicibili come quelli che i tartufai propinano ai loro sfortunati cani. L’esempio più recente è quello di Grisù delle Code Allegre, meraviglioso cucciolone nato a novembre 2017. Vive a Roma amato e coccolato da Marco ed Eleonora che lo trattano come un figlio e per divertirsi si sono avvicinati a questa disciplina. Alla faccia delle medievali convinzioni dei tartufai “professionisti” a ottobre scorso ha vinto la sua prima gara! Bravo il nostro draghetto dalla Coda Allegra e tanti complimenti a Marco ed Eleonora per come se ne prendono cura amandolo, rispettandolo, divertendosi e condividendo tutta la loro quotidianità con Grisù, come si deve fare con chi è un tuo meraviglioso compagno di vita! A loro è meritatamente dedicata la fotogallery di questa pagina!

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