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Lagotto bianco, marrone o lagotto nero: tutto quello che dovete sapere sul pelo riccio del vostro lagotto!

colori lagotto romagnolo

Voglio darvi qualche dritta su come mantenere sempre bello, in ordine ed in salute il vostro stupendo lagotto bianco nero o marrone!

Prima d’addentrarci in qualche consiglio sulla cura del pelo volevo sfatare qualche convinzione sbagliata che molti hanno sul colore del manto dei nostri beniamini.

Approfitto di questa pagina per svelare una cosa che mi chiedono spesso e che io, o qualsiasi altro allevatore di lagotto bianco o marrone non possiamo esaudire, il lagotto nero non esiste!

Molti son convinti di sì e per questo spesso mi chiedono: è possibile avere un cucciolo di lagotto nero?

Io gli rispondo che se vogliono un cane nero possono prendere, ad esempio, un labrador nero! Ma un lagotto di questo colore, mi dispiace per i dark, proprio non è possibile!

Chiarito questo aspetto del lagotto nero, passiamo a dire che in una razza dove non ci sono colori uniformemente definiti, come ad esempio per i Labrador di cui dicevamo, sapere prima della nascita di che colore saranno i cuccioli NON è POSSIBILE!

Questo per agevolarmi su un’altra domanda che mi fanno spesso: è possibile prenotare un maschio marrone… o una femmina di lagotto bianco?

Quando, speriamo mai, inizieranno, se non hanno già iniziato e temo di si, a clonare i cani, questo si potrà fare, fino ad allora, cari clienti delle Code Allegre, accontentiamoci di prenotare un maschio od una femmina!

Sempre in tema di colori voglio aggiungere una cosa che ripeto a tutti quelli che mi domandano come possono venire i cuccioli.

Nella mia linea di sangue, almeno finora perché in queste cose comanda, per ora e per fortuna, madre natura, i cuccioli vengono per la maggior parte (80-90%) roano marrone.

Passo a spiegare cosa significa questo termine perché la gran parte della gente non lo sa.

Lagotto bianco, lagotto marrone: cosa significa roano marrone?

Per roano marrone s’intende un lagotto che sarà alla nascita un simpatico batuffolino di lagotto bianco con macchie, più o meno diffuse, marroni.

Queste macchie marroni crescendo si allargano sempre più e da grandi, fra gli 8 ed i 12 mesi, assumono la pezzatura definitiva che di solito è un marrone con screziature e/o piccole chiazze bianche.

Esempio: Vasco, il cui profilo e relative foto trovate nel sito, da piccolo era bianco con qualche macchietta marrone ora è praticamente tutto marrone con un pezzo di coda ed uno charmant baffo bianco.

Altra particolarità è che spesso da una stagione all’altra le tonalità del manto possono schiarirsi o scurirsi.

Il nostro “capostipite maschio” Ibrahimovic varia, a seconda dell’anno dal marrone testa di moro ad un biondo scuro. Di solito queste variazioni le vedrete più lampanti dopo le tosature.

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La toelettaura del lagotto bianco e marrone (perché il lagotto nero non esiste!)

Parliamo ora appunto della tolettatura del pelo del lagotto romagnolo che secondo lo standard deve essere:

di tessitura lanosa, semi ruvido in superficie, a riccio molto stretto, incurvato ad anello, con evidente sottopelo, mai intrecciato a formare cordicelle o boccoli stile rasta!

Per tenerlo sempre in ordine io consiglierei tre tosature l’anno, perché la lunghezza ideale, per tenerlo sempre in ordine, non deve superare i sei centimetri di lunghezza.

All’inizio della stagione calda io li toso con una lama che lascia circa un centimetro scarso di pelo e li ritoso ogni tre mesi al massimo.

Ovviamente in autunno inoltrato si smetterà l’accorciatura sostanziale, come nella stagione calda, e si potrà optare per una sfoltitura a forbice per evitare che il pelo crescendo troppo s’infeltrisca o peggio diventi un pelo degno di un pastore bergamasco (razza che ha il pelo simile ai capelli del grande Bob Marley).

Consiglio vivamente a chi ha un lagotto bianco, specie se ha le mucose ed il tartufo chiaro, di non accorciare troppo il pelo per evitare scottature per l’esposizione al sole di una cute che può essere paragonata a quella di un albino!

Per gli altri colori se si vive in una zona molto calda si può anche optare per la rasatura a zero, o quasi, ma sinceramente non è il massimo della bellezza!!!

Altra raccomandazione è quella di controllare la crescita del pelo nel canale auricolare e strappare il pelo in eccesso per evitare l’accumulo di sporco che porterebbe ad otiti che possono diventare anche gravi se trascurate.

A proposito di pelo ed orecchie del lagotto romagnolo, l’interno del padiglione auricolare va tosato a zero nella stagione delle graminacee (tarda primavera ed estate), ovvero dei temibili forasacchi, che usano il pelo riccio del nostro amico per ancorarvisi e puntare inesorabilmente al canale auricolare.

Cerchiamo in tutti i modi di evitare che questo avvenga perché i danni che riescono a fare queste maledette spighe sono davvero notevoli.

Oltre alle orecchie teniamo sempre sotto controllo gli spazi interdigitali ed il naso che sono le altre zone del corpo del nostro amico più esposte agli attacchi dei forasacchi.

Controlliamo SEMPRE nel periodo delle graminacee queste parti del corpo ed in particolare al rientro da una passeggiata in luoghi dove l’erba non è ben curata ed i rischi d’incappare in queste spighe è notevolmente maggiore.

Allarmatevi se vedete il nostro amico che inclina la testa da un lato e la sgrulla ripetutamente, significa che ha un forasacco nell’orecchio che tiene verso il basso!

Stesso allarme se il cane starnutisce improvvisamente, ripetutamente, senza soluzione di continuità, ha un forasacco nel naso!

Infine occhio alle zoppie improvvise, potrebbe essersi insinuato il solito ospite indesiderato nello spazio interdigitale del nostro amico lagotto! Qualsiasi di questi casi vi si paventi correte dal vostro veterinario che provvederà a liberare il vostro amico dall’ospite indesiderato e pericoloso!

Ricordate sempre che la cura del pelo del vostro fedele lagotto non è solo un’importante questione estetica ma bensì è una FONDAMENTALE parte della cura della SALUTE del vostro impareggiabile amico!

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